06.12.2011 11:31
La Commissione Europea con provvedimento n. 4908/2008 ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia che ha risposto con l’art. 1, comma 18, del decreto legge n. 194/2009, convertito con modificazioni nella legge n. 25/2010, in parte lo sarà con l’art. 11 del disegno di Legge Comunitaria 2010, approvato alla Camera dei Deputati il 26 luglio scorso e trasmesso al Senato per la seconda e definitiva approvazione che tuttora, non è avvenuta. Il ridetto art. 1 della legge 25/2010 prevede per le concessioni in atto una proroga sino al 31.12.2015 sono ben 30.000 imprese e 100.000 addetti diretti,
L'Italia è una delle mete turistiche preferite a livello internazionale e la voce turismo costituisce un importante capitolo della bilancia economica nazionale. La penisola italiana possiede sconfinate risorse artistiche, naturalistiche e paesaggistiche. le imprese balneari e l’indotto ad esse connesse rappresentino delle importanti realtà tipiche dei nostri territori che con il loro lavoro ormai pluriennale hanno garantito e garantiscono un elevato livello di accoglienza e di servizi in favore dei cittadini, e dei turisti.
Per quanto riguarda il nostro territorio la tipologia di queste imprese ha per lo più carattere familiare,ha consentito di consolidare un’identità tipica di accoglienza “familiare”e non solo fine al lavoro.
Con la proroga (25/2010) tante aziende non investono più ,i servizi sopra menzionati scenderanno di qualità ,la preoccupazione e l'Anzia di un domani incerto per tante famiglie fermano l'economia .
La lettera che le scrivo e per portare a conoscenza di questa problematica che come vede investe tante famiglie ed aziende,ci stiamo unendo in gruppi spontanei di cittadini senza partiti,sindacati,proprio per essere neutri ,per salvare le nostre aziende.
La questione merita certamente approfondimenti e ulteriore discussione, ma è altrettanto evidente è la necessità di assumere una posizione determinata rispetto alla tematica e a ciò che potrebbe implicare alle realtà imprenditoriali locali.
Le chiedo un interessamento della questione sia a livello regionale che nazionale
affinché quanto prima sia approvato dal Senato il testo della Legge Comunitaria 2010 in ordine alla conferma della proroga al 31.12.2015 e sia adottato ogni ulteriore provvedimento idoneo a tutelare un settore economico vitale per l’economia.
Confidando di legger Vi in risposta, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.